Anoressia Nervosa, un disturbo alimentare.
Anoressia nervosa è caratterizzata dal rifiuto di mantenere un peso corporeo normale (in relazione all’età ed all’altezza) e dal timore intenso ed ossessivo di aumentare di peso, spesso associato con un disturbo dell ‘immagine corporea.
Tale condizione può essere mantenuta da vari schemi cognitivi disfunzionali che alterano le modalità attraverso le quali il soggetto pensa al proprio corpo e valuta il cibo e l’alimentazione. Le persone con anoressia nervosa continuano a sentire lo stimolo della fame, ma negano a sè stessi la soddisfazione legata al cibo. L’apporto calorico medio di una persona con anoressia nervosa è di 600-800 calorie al giorno, ma in casi estremi può essere ancora più basso. Si tratta di una grave malattia mentale con un’alta incidenza di comorbilità ed il più alto tasso di mortalità di qualsiasi altro disturbo psichiatrico. Può colpire uomini e donne di tutte le età, razze, ambiti di provenienza socioeconomici e culturali.
L’anoressia nervosa si verifica nel rapporto di 1: 10 tra maschi e femmine.
Il termine Anoressia nervosa fu utilizzato per la prima volta nel 1873 da Sir William Gull, uno dei medici personali della Regina Vittoria.
Il termine è di origine greca: an- (prefisso che indica la negazione) e orexis (appetito) esso, quindi, indica mancanza di desiderio di mangiare, anche se in tali soggetti spesso questa condizione non si verifica.
Una persona con anoressia nervosa può manifestare una serie di segni e sintomi, alcune dei quali sono elencati di seguito. Il tipo e la gravità variano in ogni caso e possono essere presenti ma non sempre evidenti. L’ Anoressia Nervosa e la malnutrizione associata che deriva dalla estrema restrizione alimentare autoimposta, può causare gravi complicazioni a carico dei principali organi del corpo.
Test sull’anoressia e sui disturbi del comportamento alimentare