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Attacchi di panico: sintomi e cura

Analizzando gli attacchi di panico possiamo dire che sono degli episodi di paura forte e intensa accompagnati da sintomi sia fisici che mentali come le palpitazioni, sudorazione, nausea, vertigini, paura di percolo imminente, paura di morire, dolori al petto etc…sono detti anche crisi d’ansia ma molto più accentuati e chi li ha provati ha potuto affermare che sono un’esperienza terribile soprattutto la prima volta. E’ naturale che dopo averli provati la prima volta si rimarrà sempre leggrmente in allarme per la paura che possano ricapitare. Gli attacchi di panico portano poi l’agorafobia che come sappiamo è l’improvvisa paura degli spazi aperti, dove la persona in questione sviluppa il timore di non trovare un aiuto nel caso si presentasse di nuovo un attacco di panico. Diventa quindi difficile fare le cose più semplici come viaggiare in treno, uscire di casa da soli, stare in mezzo alla gente etc…la situazione quindi diventa particolarmente difficile anche per i familiari che sono per cui costretti a non lasciare mai la persona da sola e ad accompagnarla ovunque. La persona che soffre di attacchi di panico sviluppa per cui un senso di frustrazione in quanto, essendo adulta il sentirsi impotente a non poter fare alcune cose da sola la può portare ad una depressione secondaria.

Il primo attacco come dicevano prima arriva in modo inaspettato tanto che il soggetto si reca al pronto soccorso, poi via via diventano più prevedibili; in questi casi la persona comincia a cambiare il suo comportamento cercando di evitare le situazioni in cui pensa siano quelle che possano far scaturire gli attacchi.

La diagnosi richiede almeno due attacchi di panico ma alcuni soggetti ne hanno molti di più. Gli attacchi scaturiscono in periodi molto stressanti infatti possono comparire con eventi particolari come una separazione, il matrimonio, una malattia, la perdita di una persona cara, un preoccupazione lavorativa, una caso di violenza etc…

L’attacco di panico compare improvvisamente ed entro dieci minuti raggiunge il suo massimo e dura circa venti minuti.

Come abbiamo detto in precedenza elencando i sintomi classici alcuni soggetti ne soffrono una volta alla settimana nel corso dei mesi, mentre altri li hanno quotidianamente per una settimana con intervalli di varie settimane o possono passare mesi senza avere nulla o con attacchi sporadici durante di essi o addirittura nel corso di anni.

Esistono anche gli attacchi di panico paucisintomatici che sono degli attacchi dove si manifesta solamente una parte del sintomo senza manifestarsi il vero e proprio attacco di panico.

L’attacco di panico induce il soggetto che ne soffre ad avere pensieri catastrofici e inducono a pensare di avere per esempio una malattia e che nemmeno i ripetuti esami lo tranquillizzeranno convincendo il soggetto di essere vulnerabile o addirittura penserà di stare impazzendo o a essere a livello emotivo instabile.

 

Attacchi di panico: cura

Una cura molto efficace è la psicoterapia cognitivo-comportamentale che andrà eseguita settimanalmente con l’aiuto dello psicoterapeuta. Il paziente svolgerà un ruolo molto attivo nella risoluzione del proprio problema e adotterà il comportamento più consono e adatto per eliminare del tutto gli attacchi di panico.

E’ controindicato invece una cura solo a base di farmaci in quanto il farmaco stesso inibisce il problema e lo tiene pressoché a bada senza una risoluzione definitiva. Può essere attuata temporaneamente ma come abbiamo già detto prima è difficilmente risolutiva in quanto qualsiasi farmaco crea più o meno una dipendenza.

 

Cura degli attacchi di panico: terapia farmacologica

Se si decide di affidarsi anche ad una terapia con farmaci bisogna assolutamente saperne tutte le controindicazioni in quanto le varie categorie portano effetti collaterali differenti chi più e chi meno.

La cura agisce sul sistema neurovegetativo che è importante nello scatenarsi dell’attacco di panico.

I farmaci impiegati nella cura degli attacchi di panico sono:

  • triciclici
  • alprazolam
  • inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
  • inibitori delle monoaminossidasi

Il principio attivo dell’alprazolam la la benzodiazepina mentre gli rientrano tutti nella categoria degli antidepressivi

La terapia viene suddivisa in tre fasi importanti:

  • fase di impostazione quindi anticipazione degli attacchi
  • di consolidamento che serve a stabilizzare i miglioramenti fatti
  • prevenzione cioè il recuperare le funzioni prevenendo le fasi cosiddette recidive

La cura va impostata in modo tale da diminuire il dosaggio del principio attivo della benzodiazepina e poi verranno scelti uno o più farmaci da combinare insieme. Va protratta per almeno sei/otto mesi e abbinata ad una terapia di psicoterapia. La sospensione deve essere attuata in modo graduale e non bruscamente e solamente dopo che saranno passati almeno dagli otto ai dodici mesi di miglioramento effettivo.

Gli svantaggi della terapia con i farmaci sono gli effetti collaterali tra cui la dipendenza e la ricaduta una volta che la terapia è stata tolta arriva fino al 80% dei casi. La cura non può essere tolta bruscamente.

Il paziente va informato dei rischi degli effetti collaterali perché all’inizio i farmaci possono essere interpretati come un vero attacco di panico e portando il paziente a sospendere la cura. Va dunque ribadito che ci deve essere sempre una cura a seconda del soggetto abbinata con vari interventi esterni.

I triciclici danno gravi effetti collaterali e la loro somministrazione deve essere fatta con particolari restrizioni dietetiche. Un altro problema che creano gli psicofarmaci è la poca collaborazione terapeutica che si dovrebbe creare fra paziente e specialista.

 

Cause delle crisi di panico

Gli attacchi di panico vengono chiamati anche “ansia parossistica episodica” i quanto sono episodi dovuti ad un certo tipo di comportamento fobico che diventano violenti per un certo periodo di tempo.

Una cosa molto importante da sapere è che non si sviluppa la malattia solo per aver avuto qualche attacco di panico ma conta molto anche come si affronta la vita quotidiana e le difficoltà in generale.

Una ricerca fatta dimostra che una persona su 25 indipendentemente dal sesso soffre di attacchi di panico e la fascia più colpita è quella tra i 25 e i 35 anni di età. E’ dimostrato anche che le grandi città influiscono maggiormente sulla comparsa della malattia rispetto ai paesi più piccoli e tranquilli.

La malattia può insorgere sia nell’età dell’adolescenza e sia in età adulta. Alcuni passaggi importanti della vita come esami scolastici, matrimonio, figli, cambio di lavoro, lutti, disoccupazione etc… portano ai primi segni tangibili della malattia.

 

5 rimedi omeopatici contro gli attacchi di panico

L’omeopatia è un rimedio naturale importante nella cura degli attacchi di panico.

La Fitoterapia, l’Omeopatia i sali di Schussler e i fiori di Bach sono medicine naturali che offrono molti rimedi. E’ importante che il paziente fornisca tutte le chiarificazioni necessarie affinché si possano prevenire gli attacchi di panico e che quindi lo specialista crei una cura adeguato al singolo soggetto.

 

1 – Aconitum 15 CH

Serve quando l’agitazione diventa insopportabile per es. durante il decollo in aereo. La persona vorrebbe fare qualcosa e tenere la situazione sotto controllo ma non può. L’Aconitum  serve alle persone giovani e molto reattive.

Posologia: 5 granuli per 2/4volte al giorno
2 – Ambra grisea 15 CH

E’ molto adatta per le persone che hanno un attacco di panico in presenza di altre persone. Sono persone molto timide, emotive e sensibili. Si prende se si ha terrore di parlare in pubblico.

Posologia: 5 granuli per ½ volte al giorno
3 – Argentum nitricum 15 CH

Lo possono prendere le persone che sviluppano l’attacco di panico perché sanno di dover affrontare una prova e per questo diventano molto agitati diventando precipitosi senza pensare a come si agisce. Si manifestano anche problemi gastrointestinali.

Posologia: 5 granuli per 1/3 volte al giorno
4 – Gelsemium sempervirens 30 CH

Lo si può prendere in vista di una prova, tipico esempio è l’esame scolastico. I sintomi sono incapacità di concentrarsi, vuoti di memoria, mal di testa, affaticamento muscolare, disturbi alla vista etc…stanchezza e un senso di svuotamento sono altri sintomi molto comuni e si vorrebbe solo scappare.

Posologia: 3/5 granuli al bisogno
5 – Ignatia amara 30 CH
La si può prendere quando si ha vissuto uno shock e il pensiero di poterlo rivivere ci fa stare in ansia. La persona tende a tenersi tutto dentro e questo può degenerare fino a portare alla depressione.

Posologia: 3 granuli per 3 volte al giorno

Questi rimedi sono alcuni dei molti che esistono in circolazione, il medico omeopata aiuterà ad individuare la giusta via perché i rimedi naturali sono personalizzati a seconda della persona che ne richiede e del carattere che ha. E’ comunque il paziente che deve guardarsi dentro e trovare la strada per uscirne.

 

 

 

 

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